24/03/2016
Odori sgradevoli dalla cucina del vicino: cosa fare?
Sono sempre più numerosi i casi di litigi -anche giudiziali- tra
condomini, per via di abitudini culinarie mal conciliabili tra culture diverse. In tali casi, ovviamente, vi invitiamo fermamente a cercare il dialogo con il vicino di casa, cercando di mediare, ad esempio, sull'orario della cucina.
Se il dialogo è impossibile, però, cosa fare in caso di
odori sgradevoli provenienti dalla cucina del vicino? La prima cosa da fare è quella di verificare cosa dice il regolamento condominiale in tal senso. Se non sono menzionati gli odori sgradevoli, allora potreste agire in via giudiziaria. Il codice civile, infatti, offre una tutela specifica
ex art. 844: “
Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi. Nell'applicare questa norma l'autorità giudiziaria deve contemperare le esigenze della produzione con le ragioni della proprietà. Può tener conto della priorità di un determinato uso”.
Per valutare la
normale tollerabilità, gli ermellini con
sentenza n. 9865/15 hanno già sancito che la prova può essere offerta anche da testimonianze. In tal senso è utile anche avvisare i vigili per avere una valutazione oggettiva da produrre in sede di udienza.
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